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Gnatologia e disordini temporo-mandibolari

La gnatologia è la branca dell’odontoiatria che studia la funzionalità dell’apparato masticatorio valutando non solo la componente dentale ma anche quella articolare e muscolare.

 

La presenza di mal di testa frequenti, scatti della mandibola, ronzii avvertiti nelle orecchie, usura e sensibilità dentale possono essere correlati ad una disfunzione cranio-mandibolare che richiede un attento esame clinico e se necessario ulteriori approfondimenti diagnostici (Rx in 3D, risonanza magnetica, elettromiokinesiografia e TENS). Come in tutti i campi dell’odontoiatria, anche in ambito gnatologico è fondamentale innanzitutto una corretta diagnosi. Una volta identificata la genesi del problema, può rivelarsi utile una terapia comportamentale, un ciclo di fisioterapia, una terapia correttiva reversibile (bite) ed eventualmente una finalizzazione ortodontico-protesica.

 

Purtroppo non sempre l’approccio odontoiatrico è sufficiente alla risoluzione del problema: esistono numerosi casi in cui l’approccio deve essere plurispecialistico e coinvolgere altre figure quali neurologi ed otorinolaringoiatri, ma anche psicologi, fisiatri e chirurghi. L’approccio chirurgico va riservato solo alle alterazioni strutturali non risolvibili con terapie conservative: si parte da artocentesi e artroscopie fino ad arrivare in rari casi ad artrotomie a cielo aperto.

 

Guarda il VIDEO: Dolore nella masticazione e disturbi del sonno

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Il bite è un dispositivo in resina in tutto simile ad un paradenti con la differenza però di essere costruito su modelli individuali e con specifiche tecniche ben precise a seconda del suo scopo. A seconda dei casi, il bite può ricoprire l’arcata superiore o quella inferiore e può lasciare libertà di svincolo all’arcata antagonista o al contrario “guidarla” in una determinata posizione.

Normalmente viene fabbricato in resina rigida e può avere uno spessore variabile. Specifiche tipologie di bite sono inoltre proposte per aiutare l’attività sportiva e per risolvere i disturbi del sonno: quest’ultimo scopo è l’unico che può prevedere dispositivi bimascellari, ovvero una sorta di bite “doppio”.

Innanzitutto va specificato che una limitata apertura della bocca può avere una causa articolare (blocco) ma più spesso muscolare (contrattura). In questo secondo caso si rivela molto utile un apparecchio detto T.E.N.S. il cui acronimo significa stimolazione nervosa tramite corrente elettrica transcutanea: si tratta di un generatore di impulsi che provoca contrazioni ritmiche delle fibre muscolari bersaglio capaci di indurre un rilassamento immediato con durata a medio-lungo termine.

In ambito gnatologico è molto utile proprio per risolvere contratture antalgiche a carico dei muscoli masticatori, sbloccando situazioni di forte limitazione funzionale e in alcuni casi consentendo anche di fare diagnosi differenziale tra dolore dentale primitivo o riferito. Il protocollo prevede cicli di tre sedute di circa 45’ ciascuna, cadenzate a distanza di una settimana.

Il bruxismo è definito come un’attività ripetitiva dei muscoli della mandibola caratterizzata dal serramento o digrignamento dei denti e/o dalla tensione in posizione fissa della mandibola; questa parafunzione può avvenire durante il sonno o durante la veglia.

Una diagnosi certa deve avvalersi di segni clinici (usura dei denti, ingrossamento dei muscoli masticatori, indentature sulla mucosa delle guance e della lingua, sensibilità dentale, problemi di rottura traumatica di ricostruzioni dentali) ma soprattutto possibilmente di una misurazione effettiva dell’attività muscolare (elettromiografia, polisomnografia).

Sicuramente si tratta di un fenomeno molto importante dal punto di vista sociale, revisioni della letteratura attestano che quasi un terzo della popolazione soffre o ha sofferto di tensione a livello della muscolatura della bocca.

Clinicamente il bruxismo comporta problematiche dentali anche rilevanti che spesso richiedono riabilitazioni molto estese e complesse, ma ancor più che sui denti gli effetti maggiori si rilevano proprio a carico dei muscoli e dell’articolazione temporo-mandibolare. Rumori mandibolari, forti mal di testa, masticazione difficoltosa sono molto frequenti in pazienti bruxisti.

Dal punto di vista sistemico invece sono ormai evidenti implicazioni con fenomeni di attivazione del sistema nervoso centrale durante il sonno che correlano il bruxismo con fenomeni quali apnee notturne nell’adulto, irrequietezza nel bambino, deficit di attenzione, sonnolenza diurna.

Senza dubbio l’aspetto psicologico è un fattore chiave nell’eziopatogenesi del bruxismo, sicuramente molto più rilevante rispetto all’occlusione dentale. Due aspetti della personalità sono fondamentali: il livello di ansia del soggetto e la sensibilità allo stress.

Purtroppo al giorno d’oggi lo stress è diventato il nostro pane quotidiano dunque consigliare di ridurlo equivale ad una non risposta: quello che si può e deve fare dal punto di vista operativo è appurare che non sussistano concomitanti apnee notturne e controllare i sintomi dentali e muscolari con appositi bite.

Le apnee ostruttive durante il sonno (OSA) sono un fenomeno molto pericoloso per la salute strettamente correlato non solo con il russamento ma anche come detto con alcune forme di bruxismo. Oltre a costituire una risposta inconscia ad un sovraccarico emotivo, recenti studi hanno fatto comprendere come l’attivazione muscolare finalizzata a mobilizzare la mandibola sia in realtà molto spesso una risposta protettiva contro il collasso delle vie aeree superiori: in molti soggetti questo collasso, completo (apnea) o parziale (ipopnea), si verifica purtroppo ripetutamente durante il sonno e si associa al classico russamento.

Conferma ulteriore di questa stretta correlazione tra parafunzione e OSA è data dal fatto che dispositivi di avanzamento mandibolare finalizzati a migliorare la pervietà delle vie aeree finiscono anche per diminuire i fenomeni notturni di bruxismo e russamento.

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Certi della qualità delle nostre cure, viene fornita garanzia a tutti i pazienti che seguono il protocollo di post-trattamento,
consistente in visite periodiche e sedute di igiene orale personalizzate.